La morte di Tiziana Cantone, la giovane trovata senza vita a Mugnano dopo la diffusione di un video hot su Internet, non deve essere archiviata. Questo è ciò che afferma l’avvocato Gianluca Condrò, difensore della madre della vittima, Maria Teresa Giglio. La Procura di NapoliNord ha infatti avanzato una richiesta di archiviazione del procedimento contro ignoti per il reato di omicidio, ma la madre di Tiziana Cantone si oppone a questa richiesta. Secondo la madre, la figlia non si sarebbe suicidata. La difesa ha evidenziato alcuni mancati approfondimenti non svolti nell’immediatezza del ritrovamento del corpo; secondo i consulenti della persona offesa inoltre, la posizione in cui è stata trovata Tiziana Cantone, con un foulard al collo a sua volta annodato a un attrezzo ginnico, e l’altezza dell’attrezzo ginnico stesso non escludono l’ipotesi di asfissia da strangolamento. La difesa si dice “perplessa” dall’attività svolta dalla Procura di NapoliNord nei 90 giorni di ulteriori indagini indicate dal gip, in particolare dalla “più totale inerzia rispetto all’esecuzione degli approfondimenti tecnici sollecitati”. L’avvocato Condrò chiede quindi al gip “l’avocazione delle indagini al procuratore generale della Corte di Appello” e di “ordinare la prosecuzione delle indagini”. È necessario effettuare ulteriori approfondimenti per determinare se la morte di Tiziana Cantone sia avvenuta con le modalità ipotizzate dal pm, e dunque se la panca ancora oggi presente sul luogo dei fatti, per le sue caratteristiche fisiche e strutturali, sia idonea a cagionare la morte di una persona. La morte di Tiziana Cantone non può essere archiviata senza ulteriori indagini.

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