Fermato il compagno di Giulia. L’altra donna, ‘solidale con lei’

Alessandro Impagnatiello, un barman di 30 anni, è stato arrestato per l’omicidio della sua compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. Secondo i pm, l’uomo avrebbe tentato di liberarsi di lei a tutti i costi, accanendosi sul suo corpo e tentando di bruciarlo due volte. Impagnatiello ha confessato di averla accoltellata due o tre volte e di averla uccisa sabato sera tra le 19 e le 20.30.

L’uomo avrebbe poi tentato di bruciare il corpo, prima usando dell’alcol nella vasca da bagno e poi con della benzina dentro un box. Con il cadavere di lei non ancora nascosto, si sarebbe presentato sotto casa dell’altra donna, una giovane inglese con cui si frequentava da poco più di un anno, cercando di entrare. Tuttavia, la donna spaventata non ha aperto la porta.

La 23enne aveva incontrato Giulia per la prima volta in un bar sabato pomeriggio e si era creata una forma di solidarietà tra loro, poiché si erano confrontate sui maltrattamenti e le bugie che l’uomo avrebbe messo in atto con entrambe. Tanto che la 23enne aveva detto a Giulia: “Se hai problemi quando torni a casa, vieni a stare da me”. Purtroppo, Giulia non è tornata a casa e la 23enne si è preoccupata quando non ha risposto al suo messaggio.

Il femminicidio è stato aggravato dalla premeditazione, poiché cinque minuti prima che Giulia entrasse in casa, Impagnatiello aveva cercato su Internet “come disfarsi di un cadavere in una vasca da bagno” e “come ripulire macchie di bruciato”. La sorella di Giulia ha ringraziato tutti coloro che hanno dato la speranza di trovarla e aiutato la famiglia.

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