La Procura della Repubblica di Napoli Nord è stata criticata per la mancanza di attività di indagine nell’omicidio volontario di Tiziana Cantone. La 31enne è stata trovata morta nella sua casa con un foulard al collo, dopo che i suoi video personali erano stati diffusi online senza il suo consenso. Il pm Giovanni Corona aveva richiesto l’archiviazione del caso lo scorso novembre, ma la madre di Tiziana si era opposta e il Gip del tribunale di Napoli Nord aveva ordinato ulteriori indagini. Tuttavia, la Procura ha nuovamente richiesto l’archiviazione del caso, nonostante la difesa abbia sollevato dubbi sulla dinamica della morte. In particolare, i medici legali nominati dalla difesa hanno criticato l’operato della Procura per la mancanza di esami sulla “vitalità del solco” e sull’idoneità della panca ginnica a “cagionare il decesso” di Tiziana. Il Gip aveva ordinato un esperimento giudiziale per accertare la compatibilità dell’attrezzo ginnico, del foulard e della posizione in cui Tiziana è stata trovata, ma il pm non ha ancora effettuato l’esperimento. La difesa ritiene che l’attività della Procura sia stata “incomprensibilmente inerte” e ha sollevato dubbi sulla posizione in cui è stata trovata Tiziana, che renderebbe difficile l’impiccagione. Infine, l’ingegnere romano Mario Scipione, consulente tecnico della difesa, ha sostenuto che la posizione in cui è stata trovata Tiziana era instabile e che la forza peso agita sul collo della ragazza era inferiore a quella dell’impiccamento completo.

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