La morte di Giulia Tramontano ha scosso profondamente l’Italia. La giovane donna, incinta di sette mesi, è stata uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello nella loro casa a Senago, in Lombardia. Il parroco di Sant’Antimo, il paese di nascita di Giulia, ha espresso il suo profondo dolore per la tragedia. Secondo don Salvatore Coviello, l’omicidio di Giulia è stato un duplice omicidio, poiché con lei è stata uccisa anche la vita del suo bambino Thiago.

Le esequie di Giulia si terranno la prossima settimana nel suo paese di nascita. Il sindaco Massimo Buonanno ha proclamato il lutto cittadino, e la sindaca di Senago, Magda Beretta, dovrebbe partecipare alla cerimonia funebre. Si attende l’autopsia, che verrà effettuata probabilmente martedì, per fissare la data e l’ora precise delle esequie.

Il parroco ha annunciato che organizzerà una manifestazione per esprimere solidarietà e preghiera per la famiglia di Giulia, ma ha sottolineato che al momento il sentimento comune è quello dello smarrimento. Domani, durante le messe domenicali, ci sarà occasione per riflettere su quanto accaduto e pregare per Giulia e la sua famiglia.

La morte di Giulia Tramontano è una tragedia che ci fa riflettere sulla violenza di genere. Il parroco ha sottolineato che la violenza non dovrebbe essere attribuita agli uomini, ma a tutti coloro che la esercitano. È importante che la società prenda coscienza di questa realtà e si impegni a combattere ogni forma di violenza contro le donne e gli uomini. La morte di Giulia e del suo bambino Thiago devono essere un monito per tutti noi, per non dimenticare mai che la vita è il bene più prezioso che abbiamo.

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