La Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) ha chiuso la sua requisitoria e chiesto il processo per i sindaci di Caserta, Carlo Marino, e Curti, Antonio Raiano, oltre all’ex assessore di Aversa Paolo Galluccio ed al manager di Sant’Arpino Carlo Savoia. L’accusa è di turbativa d’asta. Durante l’ultima udienza, il pm della Dda Fabrizio Vanorio ha focalizzato l’attenzione sulla vicenda relativa a Curti, per la quale è contestato anche il traffico illecito di rifiuti. Secondo la Dda, Curti avrebbe favorito la Xeco di Savoia per la rimozione di cumuli di rifiuti nei pressi del cimitero, che poi sarebbero stati smaltiti presso impianti non autorizzati a ricevere quella tipologia di rifiuti. Il giudice Anna Tirone non ha ancora sciolto la riserva sulla perizia invocata da due imputati che hanno chiesto il rito abbreviato condizionato proprio alla perizia. Procederà invece con l’abbreviato “secco” il dirigente dell’Ufficio Ambiente di Lusciano Eduardo Cotugno.

Il pubblico ministero ha chiesto il processo per tutti gli altri imputati. Con Marino, Raiano, Galluccio e Savoia rischiano il processo anche l’ex dipendente del Comune di Caserta Pippo D’Auria, l’ex dirigente dello stesso ente Marcello Iovino, il mediatore Pasquale Vitale di Caserta, Biagio Bencivenga di Cardito, Gennaro Cardone di Portici, Angelo Egisto di Marcianise, l’ex comandante della polizia municipale di Curti Igino Faiella, Michele Fontana di Villa Literno, Carmine Gallo di Giffoni Vallepiana; Salvatore Merola di Curti; Nicola Mottola di Lusciano; Ernesto Scamardella di Monte di Procida; Anna Scognamiglio di Trecase. Secondo la Dda, sarebbero almeno 44 le gare d’appalto bandite da altrettanti Comuni delle province di Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Latina e Potenza nel settore dei rifiuti solidi urbani, che sarebbero state “aggiustate” dall’imprenditore Carlo Savoia e dai suoi collaboratori, con la complicità di alcuni sindaci e dei funzionari pubblici.

Si torna in aula in settimana per le discussioni degli avvocati. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Raffaele Costanzo, Giuseppe Stellato, Giuseppe Tuccillo, Gennaro Iannotti, Dario Pepe, Giuliana Tammelleo, Alberto Martucci, Dezio Ferraro, Francesco Cappiello, Gabriele Amodio, Vincenzo Iorio, Alfonso Quarto e Mario Griffo. I comuni di Caserta, Aversa e Curti, oltre alla società Tekra, si sono costituiti parte civile al processo.

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