La Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto una “zecca parallela” che ha messo in circolazione oltre 5 milioni di euro falsi. L’organizzazione criminale è stata smantellata grazie all’operazione congiunta del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza. L’indagine, durata oltre un anno, ha portato all’arresto di 10 persone indagate per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

I militari hanno sequestrato 1,9 milioni di euro falsi e hanno scoperto che l’organizzazione criminale aveva generato un profitto illecito di circa 750mila euro. I due promotori dell’associazione, entrambi napoletani, avevano intrattenuto rapporti con un falsario incentivandolo e sollecitandolo ad incrementare la quantità e la qualità della produzione. Il falsario, anch’egli originario di Napoli, risulta aver realizzato ingenti quantitativi di valuta contraffatta servendosi di due locali di Carinaro, in provincia di Caserta: un’abitazione privata, nella quale sarebbero avvenute anche le consegne, e una tipografia formalmente intestata alla figlia.

Il gruppo criminale si sarebbe servito di una rete stabile di canali di smercio delle banconote false prodotte nonché di finanziatori, fiancheggiatori e di soggetti che si sono occupati materialmente del trasporto della valuta contraffatta. Nonostante l’arresto di uno dei membri, i promotori dell’associazione non hanno desistito e hanno valutato nuove strategie per finanziare e riprendere l’attività criminosa, dalla quale traevano la loro abituale fonte di sostentamento. Hanno pianificato una produzione “offset” su larga scala al fine di recuperare rapidamente il guadagno perso in seguito al sequestro.

L’operazione ha portato alla luce l’attività di una banda criminale che metteva in circolazione banconote false di alta qualità. Grazie all’operazione della Guardia di Finanza, l’organizzazione criminale è stata smantellata e i responsabili sono stati arrestati. L’operazione dimostra l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine per combattere il crimine organizzato e la falsificazione di monete.

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