Il caso degli autovelox nel comune capoluogo e a Lacco Ameno sembra essere affetto da un “vizio” ministeriale, secondo il Giudice di Pace di Ischia, il dott. Uccello, che sta per emettere una sentenza simile a quella di Lacco Ameno anche per gli apparati ischitani. La questione sembra essere legata alla confusione legislativa italiana, che comporta una serie di leggi, norme, articoli e testi che spesso si auto annullano o che, come in questo caso, vanno interpretati in modo diverso da ogni testa.

Ieri mattina si è tenuta un’udienza irrituale davanti al giudice Uccello, senza la presenza dell’avvocato della parte. Erano presenti il sindaco Enzo Ferrandino, il comandante della Polizia Municipale, il vicesindaco Ida De Maio e il consigliere comunale Adriano Mattera, il che dimostra quanto sia importante questa vicenda anche sotto l’aspetto sociale, amministrativo e politico. L’esito della sentenza sembra essere già scritto, e il giudice Uccello non potrà fare altro che replicare quanto ha già deciso sulla questione dell’omologazione degli impianti, che non è sinonimo di collaudo.

Tuttavia, questo vulnus legislativo potrebbe essere risolto con un intervento legislativo del Ministero che chiarisca cosa serve agli Enti locali per attivare questi impianti. Questa riflessione esclude ogni altra doglianza della difesa e di potenziali errori commessi dal Comune di Ischia nel percorso autorizzativo dei sistemi di controllo della velocità.

Nel precedente di Lacco Ameno, il giudice Uccello ha rigettato tutti i motivi sollevati dall’avvocato Vito Mazzella e ha sottolineato la vera natura del vulnus degli impianti. Secondo il giudice, la mancata esibizione del certificato di omologazione, il cui onere probatorio è a carico della P.A., determina l’illegittimità dell’accertamento eseguito per il tramite del dispositivo non omologato. Il Giudice di Pace di Ischia, che ha ascoltato il sindaco Ferrandino, ha aggiunto che l’unanime opinione dei Giudici di legittimità, l’indagine del giudice del merito, con riferimento ai provvedimenti amministrativi irrogativi di sanzioni pecuniarie per violazioni del C.d.S., involgono sia profili di legittimità formale che sostanziale dei provvedimenti stessi.

In attesa della sentenza del dott. Uccello, sembra che i verbali fino ad ora contestati e che sono stati impugnati davanti al Giudice di Pace saranno annullati. Resta la questione delle “spese” compensate e dei ricorsi in appello che stanno portando avanti gli avvocati del settore “bott ‘e machin”.

Articolo precedenteDoppio omicidio a Napoli: la città sotto shock
Articolo successivoScuolabus senza assicurazione e revisione a Fisciano: sequestro amministrativo del veicolo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui