Tragedia sul lavoro ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino. Emanuele Pisano, un operaio di 33 anni, è morto questa mattina mentre lavorava in un cantiere. L’uomo, che lascia la compagna e una bambina di tre anni, stava smantellando la struttura in ferro della dismessa piscina comunale quando è stato colpito da una trave. Sul posto sono giunti anche i familiari della vittima, provenienti da San Martino Valle Caudina e Montesarchio, paesi vicini. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Avellino e la salma dell’operaio è stata trasferita in ospedale ad Avellino per l’autopsia.
Si tratta della settima vittima sul lavoro in provincia di Avellino dall’inizio dell’anno. Un dato allarmante che evidenzia la mancanza di cultura della prevenzione e della sicurezza nel mondo del lavoro. Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, ha sottolineato che nonostante siano stati siglati protocolli importanti, non si riesce a trovare il sistema per attuarli. La competizione sui costi del lavoro e sulla sicurezza nella filiera degli appalti e subappalti spesso surclassa la cultura della prevenzione e della sicurezza.
Il sindaco di San Martino Valle Caudina, Pasquale Pisano, ha espresso la vicinanza della comunità alla famiglia della vittima, definendolo un ragazzo che si faceva strada nella vita in un lavoro onesto e duro. È necessario fare il possibile per evitare che simili tragedie sul lavoro si ripetano, adottando un approccio più consapevole e responsabile alla prevenzione e alla sicurezza sul lavoro.