Il tribunale di Avellino ha emesso una sentenza riguardante un caso di tentata estorsione e lesioni a Montoro. G.I. è stato condannato a tre anni e sei mesi per tentata estorsione e lesioni, ma è stato prosciolto per altri episodi di lesioni ed estorsioni a causa dell’intervenuta prescrizione. Il suo presunto complice, N.S., è stato invece assolto. Il pubblico ministero aveva chiesto tre anni e quattro mesi per G.I. e aveva richiesto l’invio degli atti in procura per falsa testimonianza per due testimoni.

La vicenda ha avuto inizio con le denunce presentate dal titolare di un’impresa edile di Montoro e uno dei suoi dipendenti difesi dagli avvocati Anna Caserta. Il tentativo di estorsione è avvenuto nei pressi dell’autolavaggio “Cerrato”. Nel 2013, G.I. ha puntato un coltello alla gola dell’imprenditore edile e ha cercato di colpirlo al femore, dicendogli “ti ammazzo”, e si è rivolto al dipendente dicendo “tu sei il prossimo… sei la ciliegina sulla torta”. Successivamente, ha aggredito entrambi con un bastone provocando loro un trauma contusivo agli arti superiori. Nel frattempo, ha continuato ad inveire contro di loro dicendo che non dovevano più lavorare e che la loro ditta non doveva più lavorare, perché doveva lavorare solo lui. Le due vittime hanno riportato ferite giudicate guaribili in 4 e 2 giorni.

Ma non è stato il primo episodio: l’imprenditore edile di Montoro era già stato minacciato e picchiato da G.I. e N.S. nel settembre del 2013. I due imputati avevano inseguìto l’imprenditore edile con due automobili e lo avevano minacciato dicendogli di non passare più sotto casa loro, colpendolo con ripetuti e violenti schiaffi al volto, tanto da causargli contusioni multiple al volto e una distorsione alla rachide cervicale. Le ferite sono state giudicate guaribili dai medici in 7 giorni.

In attesa delle motivazioni della sentenza, G.I. ha dichiarato di volerla impugnare.

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