Una tragedia familiare ha colpito la comunità di Mariglianella, una cittadina vicino a Napoli. Pochi giorni dopo la terribile mattanza di Sant’Antimo, un’altra tragedia si è verificata in un appartamento locale. Un uomo ha massacrato a coltellate il proprio figlio. In preda al rimorso e alla disperazione, l’aggressore si è recato al cimitero e ha posto fine alla sua vita con un gesto estremo.
I carabinieri sono intervenuti prontamente per ricostruire i dettagli della tragedia. I vicini hanno allertato le forze dell’ordine sentendo rumori e grida provenire dalla casa della vittima. Quando i militari sono giunti sulla scena, hanno trovato il corpo della vittima a terra, circondato da una pozza di sangue.
Le indagini hanno indicato subito che il padre della vittima potrebbe essere l’autore dell’omicidio. Tra il padre e il figlio, da tempo c’erano stati dissapori e litigi violenti, probabilmente legati anche alla gestione di un’autofficina che entrambi gestivano.
Le ricerche del padre della vittima, intraprese immediatamente dopo il crimine, non hanno portato ad alcun esito positivo. I carabinieri hanno allargato le ricerche su tutto il territorio del Nolano e oltre.
Il corpo senza vita del padre della vittima è stato trovato successivamente. L’uomo, il principale sospettato dell’omicidio del figlio, si è suicidato sparandosi con una pistola all’ingresso del cimitero di Castello di Cisterna.
Non sono ancora chiari i motivi esatti che hanno portato a questa tragedia, anche se sembra che le tensioni legate al lavoro e all’economia dell’autofficina siano state un fattore determinante. L’indagine è stata affidata alla Procura di Nola, che coordina gli sforzi per fare luce su questa tragedia senza senso. Le salme dei due uomini sono state rimosse e trasferite presso l’Istituto di Medicina Legale del Secondo Policlinico di Napoli, dove verrà effettuata l’autopsia.