Il personale della Polizia Penitenziaria dell’Istituto penale per Minorenni di Airola è preoccupato per la presenza di un detenuto probabilmente affetto da tubercolosi. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE ha sollevato l’allarme. Il detenuto, un marocchino proveniente dalla Casa circondariale di San Vittore a Milano, è risultato positivo alla prova di screening per la tubercolosi. Il sindacalista, Sabatino De Rosa, ha affermato che sono state attivate le procedure di isolamento per proteggere il personale della Polizia Penitenziaria e tutti gli operatori che hanno avuto contatto con l’uomo. De Rosa ha richiesto al Ministero della Giustizia di adottare misure di prevenzione per tutelare il personale della Polizia Penitenziaria in servizio nella prima linea delle Sezioni detentive 24 ore giorni e tutti gli operatori penitenziari che sono stati a contatto con il detenuto. Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha sottolineato l’importanza di monitorare costantemente la questione e predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari. In Italia, il tasso di tubercolosi latenti nelle strutture penitenziarie è molto più alto rispetto alla popolazione generale, soprattutto tra la popolazione straniera. Il SAPPE ha chiesto al Ministero della Giustizia di prendere in considerazione la situazione e adottare le opportune cautele per evitare la diffusione di malattie infettive tra i detenuti e il personale penitenziario.