Un giovane di Padula ha perso la vita in un tragico incidente stradale nel 2007, dopo essersi scontrato contro un albero. Dopo 16 anni, la famiglia del defunto ha ottenuto un risarcimento da parte di Anas, grazie ad un accordo stragiudiziale con l’avvocato Massimo Puglia e alla perizia dell’ingegnere Giuseppe Pisano.

Secondo l’avvocato e il perito, l’albero, un pioppo con un fusto di diametro pari a 3 metri, posizionato ad una distanza dalla striscia continua laterale della carreggiata stradale pari a 1,60 metri, era stata la causa determinante della morte del conducente, poiché contraria alla normativa del codice della strada, normativa al cui rispetto era tenuta Anas, in quanto ente gestore della strada statale, teatro del sinistro.

Pur non potendo colmare il dolore per la perdita del giovane, il risarcimento da parte di Anas rappresenta una giusta compensazione per la mancata tutela dell’incolumità degli automobilisti e degli utenti della strada. La gestione corretta delle strade pubbliche è un dovere delle autorità competenti, che hanno il compito di garantire la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni che le percorrono ogni giorno.

La vicenda del ragazzo di Padula ci ricorda l’importanza di rispettare le regole del codice della strada e di mantenere le strade in ottimo stato di manutenzione, per evitare incidenti e tragedie come quella che ha colpito la famiglia del giovane scomparso. Speriamo che questa vicenda rappresenti un monito per tutti coloro che hanno la responsabilità di gestire le strade pubbliche, affinché si impegnino sempre di più nella tutela della sicurezza dei cittadini.

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