S. Calogero eremita: la storia del santo patrono di Sciacca
In Sicilia, nella città di Sciacca, si celebra ogni anno il 18 giugno la festa di S. Calogero eremita, il santo patrono della città. Ma chi era questo santo e perché è così importante per la comunità di Sciacca?
S. Calogero nacque in Asia Minore nel IV secolo e, dopo aver vissuto come eremita in Palestina, giunse in Sicilia dove visse per molti anni in solitudine sul monte Kronio, vicino a Sciacca. Qui fondò un monastero e divenne un punto di riferimento per i fedeli della zona, che lo veneravano per la sua santità e per i miracoli che gli venivano attribuiti.
Secondo la leggenda, S. Calogero avrebbe sconfitto un drago che terrorizzava la città di Sciacca, facendo scaturire una fonte d’acqua che ancor oggi è considerata miracolosa e che viene utilizzata per le celebrazioni religiose. Per questo motivo, il santo è spesso rappresentato con un drago ai suoi piedi.
La festa di S. Calogero è uno degli eventi più importanti dell’anno per la città di Sciacca, che si prepara a celebrare il suo santo patrono con una serie di eventi e manifestazioni. In particolare, la sera del 18 giugno si svolge la processione del santo per le vie della città, seguita da fuochi d’artificio e da una grande festa popolare.
Ma la devozione per S. Calogero non si limita alla sola città di Sciacca: il santo è infatti venerato in tutta la Sicilia e anche al di fuori dell’isola, dove sono presenti numerose chiese e santuari a lui dedicati.
In un periodo in cui la religiosità popolare sembra essere in declino, la festa di S. Calogero rappresenta un momento di forte coesione per la comunità di Sciacca e per tutti coloro che, in Sicilia e oltre, venerano il santo eremita.