Clochard di Napoli: il pestaggio e la paura del razzismo

In piazza Garibaldi, alcuni clochard si sono accampati: alcuni si trovano in un angolo del varco Lucci, altri a ridosso dell’ingresso della stazione centrale di Napoli. Tuttavia, l’episodio del pestaggio non può essere dimenticato soprattutto da loro, i clochard della stazione centrale di Napoli.

Assad, uno dei clochard, ha raccontato: “Abbiamo paura, ancora di più dopo quello che sta accadendo. C’è un’ondata di razzismo ingiustificata, una violenza gratuita nei nostri confronti”. Alcuni di loro dormono sulle panchine, vicino ai supermercati, spesso per avere la possibilità di avere qualche dono anche in cibo dai clienti.

“Non conoscevamo il clochard che è deceduto a Pomigliano. Sappiamo che era bravo e dolce, sempre sorridente. Non riusciamo a capire perché si arrivi ad uccidere una persona in questo modo”, hanno detto i clochard.

La sera, i clochard si riuniscono in gruppo per proteggersi. “Siamo in cinque, sei, e stiamo insieme per proteggerci. Se avvertiamo un pericolo ci proteggiamo a vicenda”, ha concluso Assad. La situazione per loro è sempre più difficile, ma sperano che la società possa prestare loro maggiore attenzione e sostegno.

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