La Guardia di Finanza di Roma, attraverso il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, ha denunciato 13 persone tra Italia e Germania per la vendita abusiva di abbonamenti ai palinsesti TV protetti dal diritto d’autore tramite canali social e flussi IPTV “pirata”. Le indagini hanno portato alla scoperta di un consolidato sistema di condivisione e diffusione non autorizzata di palinsesti televisivi, serie TV e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento distribuiti via internet dalle maggiori piattaforme di streaming. Gli amministratori del sistema illegale si incontravano in un canale Telegram denominato “Impero IPTV” e, dopo aver creato il bouquet di canali, vendevano abbonamenti illeciti a prezzi fortemente concorrenziali. Le indagini finanziarie hanno permesso di ricostruire il business illegale e di sequestrare proventi illeciti per oltre 620.000 euro. L’attività costituisce l’esito di un secondo filone investigativo scaturito da una precedente operazione condotta dal Nucleo Speciale in materia di protezione del diritto d’autore. La violazione dei diritti di proprietà intellettuale è un’attività illecita estremamente lucrativa per le organizzazioni criminali e genera notevoli danni per le industrie cinematografiche e per l’economia legale, in termini di perdita di fatturato diretto e nell’indotto, di posti di lavoro, di mancate entrate fiscali, oltreché di future capacità e opportunità di investimento. La Guardia di Finanza continua la sua attività di contrasto alla pirateria digitale accanto a quello della “pirateria fisica”.

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