Un gruppo di detenuti nel carcere di Carinola è stato accusato di aver intrattenuto conversazioni telefoniche illegali con amici e familiari, violando le regole del carcere. In totale, sono state registrate oltre 25.000 conversazioni telefoniche, grazie all’uso di un telefono cellulare considerato il più piccolo del mondo, il modello L8Star. Le conversazioni sono state estrapolate dai tabulati verificati dai periti forensi ed attribuite agli imputati. Il numero di conversazioni varia da detenuto a detenuto, con alcuni accusati di aver conversato solo due volte, mentre altri hanno eseguito diverse telefonate fino a raggiungere il “record” di 19.321 conversazioni.

Il processo si terrà il prossimo 15 novembre, con 23 persone che compariranno davanti al giudice monocratico di Santa Maria Capua Vetere. Inoltre, un’altra inchiesta per gli stessi reati ha portato all’arresto di 34 persone recluse in passato nel carcere di Carinola e poi trasferite altrove.

Il carcere di Carinola è noto per essere stato teatro di diversi episodi di illegalità, tra cui tentati suicidi, aggressioni agli agenti penitenziari, evasioni di alcuni reclusi, introduzione di droga e telefonini, e persino l’atterraggio di un drone esterno nel piazzale del penitenziario. Gli agenti penitenziari hanno sequestrato oltre un chilo di hashish, 30 grammi di cocaina e 50 telefonini, suddivisi in 20 smartphone e 30 microtelefonini, durante le perquisizioni ordinarie e ai familiari dei detenuti prima di accedere ai colloqui.

Questi episodi dimostrano l’importanza di garantire la sicurezza all’interno dei penitenziari e di prevenire l’introduzione di oggetti illegali, come i telefoni cellulari, che possono essere utilizzati per organizzare attività illegali e mettere a rischio la sicurezza dei detenuti e degli agenti penitenziari.

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