La camorra impone una tassa di 250 euro per ogni funerale a Torre Annunziata. Questa estorsione è stata imposta da Gallo-Cavalieri e Gionta, che hanno imposto lo stesso pagamento a tutte le ditte della città. La Direzione distrettuale Antimafia di Napoli ha emesso un decreto di fermo d’indiziato di delitto nei confronti di undici persone ritenute ai vertici del nuovo clan Gallo-Cavalieri. Si tratta di un’associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata e altre accuse. Solo un imprenditore ha deciso di confermare di essere vittima di estorsione, mentre gli altri si sono trincerati dietro l’omertà. Durante le indagini, i carabinieri hanno sequestrato alcuni pizzini e un libro mastro con i conti del clan, la cassa e l’elenco delle vittime taglieggiate con le cifre precise. Nel carcere ci sono quattro uomini ritenuti alla guida del clan Gallo-Cavalieri, reggenti per parentele e discendenza. Accanto a loro ci sono anche tre donne. Il clan Gallo-Cavalieri gestisce anche un’agenzia di pompe funebri e impone una tassa di 250 euro su ogni funerale, cifra che viene divisa tra i due clan. La camorra impone il pizzo anche ad aziende di Pompei, Boscoreale e Torre del Greco. La faida contro il Quarto Sistema ha spinto l’Antimafia ad accelerare e fermare undici indagati, alcuni dei quali ritenuti tra i protagonisti degli ultimi raid di camorra in città. Nell’arsenale del clan ci sono pistole, fucili, mitra, kalashnikov e un bazooka.