La giornata mondiale delle tartarughe marine viene celebrata con una bellissima notizia: quattro esemplari di Caretta caretta sono stati reintrodotti in natura dalla stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli. Le tartarughe si trovavano in cura e riabilitazione presso il “Turtle Point” di Portici, dove sono state recuperate da diportisti che le avevano trovate imprigionate in lenze di palangaro.

La liberazione è avvenuta al largo dell’isola di Ischia, con il supporto dello staff dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”. Le storie delle tartarughe rilasciate sono singolari: Rainbow, ad esempio, è stata recuperata con la pinna anteriore sinistra parzialmente necrotizzata e la frattura dell’omero. Dopo un lungo periodo di convalescenza, la tartaruga è stata reintrodotta in mare, anche se la pinna non tornerà mai più come prima.

Anche Fusion ha subito una sventura simile: è rimasta imprigionata in una lenza che ha causato la necrosi quasi completa della pinna, ma è stata sottoposta ad un intervento di amputazione dell’arto e ha recuperato in tempo record. Le tartarughe marine dimostrano di essere in grado di sopravvivere anche con sole tre pinne, e confidiamo che Rainbow e Fusion tornino a svolgere felicemente tutte le loro attività.

Con queste quattro storie dal lieto fine, celebriamo la giornata mondiale delle tartarughe marine e ricordiamo l’importanza di proteggere questi splendidi animali e il loro habitat naturale.

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