Sei giovanissimi di Telese Terme sono stati tirati in ballo dall’indagine dei carabinieri per un gesto di vandalismo avvenuto il 22 maggio del 2022 al Palazzo dei congressi. La decisione del Gip del Tribunale per i minori di Napoli è stata quella di non procedere nei loro confronti, in quanto all’epoca dei fatti erano tutti tredicenni e quindi non imputabili.
Secondo l’indagine, i sei ragazzi avevano forzato una porta e con delle pietre avevano mandato in frantumi i vetri di più ingressi e di alcune finestre. Erano state scardinate alcune prese dell’impianto elettrico e del citofono, spaccate una decina di sedie e centinaia di scrittoi della sala riservata ai convegni. Infine, erano state distrutte scrivanie, suppellettili e tende, utilizzando anche una mazza di ferro.
I minori erano stati indagati per danneggiamento e avevano ricevuto un invito a comparire per essere interrogati, ma solo uno di loro aveva risposto alle domande del Pm. I sei ragazzi erano stati difesi dagli avvocati Massimo Scetta, Vincenzo Carrano e Giacomo Giordano.
La decisione del Gip ha sollevato diverse polemiche, in quanto molti ritengono che i minori avrebbero dovuto essere puniti per il loro gesto vandalico. Tuttavia, la legge italiana prevede che i minori di 14 anni non siano imputabili penalmente, a meno che non si tratti di reati gravi come omicidio, violenza sessuale o traffico di droga.
In ogni caso, l’episodio di vandalismo alle Terme di Telese Terme resta un gesto deplorevole e dannoso, che ha causato danni ingenti al patrimonio pubblico. Speriamo che i giovani coinvolti abbiano capito la gravità del loro gesto e che in futuro si comportino in modo più responsabile e rispettoso delle regole e del bene comune.