NAPOLI. Un giovane di 27 anni rischia dieci anni di carcere. È quanto richiesto dal sostituto procuratore generale di Napoli, Paola Correra, durante la requisitoria nel processo di appello. Il giovane in questione è Agostino Veneziano, originario di San Marcellino, che nel 2013, all’età di 17 anni, uccise Emanuele Di Caterino, un quattordicenne, in piazza Bellini ad Aversa. La prossima udienza è prevista per il 6 luglio, quando avverrà l’arringa della difesa dell’imputato e la sentenza.

Il processo di primo grado, nel 2014, con rito abbreviato, condannò Veneziano a 15 anni di carcere. Successivamente, la Corte di Appello annullò la sentenza, sostenendo che il processo avrebbe dovuto svolgersi davanti al tribunale in composizione collegiale. Con il nuovo processo, Veneziano fu condannato a otto anni di carcere, pena successivamente aumentata a dieci anni in appello. Tuttavia, all’inizio di quest’anno, la Corte di Cassazione annullò nuovamente la sentenza, rinviando gli atti ad una nuova sezione della Corte di Appello di Napoli per un sesto processo.

La vicenda ha destato grande interesse mediatico e ha suscitato numerose polemiche nella società. La famiglia della vittima, infatti, ha chiesto una condanna più severa per l’omicidio del loro figlio. D’altra parte, la difesa di Veneziano ha cercato di dimostrare che il giovane agì in un momento di estrema confusione e che non era in grado di valutare le conseguenze delle sue azioni.

Ora spetta alla Corte di Appello di Napoli decidere il destino di Agostino Veneziano. Sarà interessante vedere quale sarà la sentenza finale e se soddisferà le aspettative delle due parti coinvolte. In ogni caso, l’esito di questo processo avrà un impatto significativo sulla vita di tutti i protagonisti coinvolti, dimostrando ancora una volta l’importanza della giustizia nel nostro sistema legale.

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