Indagini su adolescenti appassionati di armi ed esplosivi sulla chat: una scoperta preoccupante

Un’indagine condotta in otto città italiane ha portato alla luce una preoccupante passione degli adolescenti per le armi e gli esplosivi sui social network. I giovani utilizzano Telegram come luogo in cui chiedere consigli e scambiarsi opinioni su come realizzare miscele esplosive, condividendo anche immagini di armi e detonatori.

Le perquisizioni eseguite ad Avellino, Lecce, Milano, Pisa, Sassari, Nuoro e Treviso hanno coinvolto la Polizia postale, la Digos e le unità cinofile della Polizia di Stato. L’inchiesta, che si è svolta nel corso del 2022 e del 2023, è stata condotta su disposizione del Procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Milano, Ciro Cascone, e del sostituto Sabrina Ditaranto.

Gli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano hanno scoperto l’esistenza di “spazi” virtuali frequentati dai giovani per condividere la loro passione estrema per armi, esplosivi e sostanze chimiche acquistate su internet. Le chat tra i ragazzi sono state il segnale che ha allertato gli inquirenti, impegnati nel monitoraggio della rete e nelle tecnologie di sicurezza cibernetica.

Nelle chat si possono leggere messaggi allarmanti come “Avete mai fatto una molotov? Io sì. Martedì provo a fare del Napalm”. Alcuni ragazzi vantano di possedere armi da fuoco, come la Glock, e addirittura di modificarle fin da quando avevano 14 anni. Altri affermano di fabbricarsi le armi da soli o di prenderle da qualche parte, nonostante i genitori siano contrari.

Le foto e i video che mostrano armi da taglio, da sparo e da softair in posa o durante l’utilizzo sono un elemento comune in queste chat. C’è persino chi chiede un tutorial video per costruire un detonatore. Tuttavia, la polizia postale è riuscita a identificare alcuni partecipanti e ha avviato le perquisizioni domiciliari per accertare se si tratta di semplici chiacchiere adolescenziali o di reati effettivi.

La Polizia di Stato commenta che questi comportamenti rientrano in una più ampia problematica di utilizzo distorto dei social network e delle risorse della Rete. È fondamentale che sia fatta chiarezza su questa situazione e che si prendano le misure necessarie per proteggere i giovani da questi pericoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui