La fuga di un detenuto dal carcere minorile di Airola ha durato tre mesi prima che la polizia riuscisse a rintracciarlo nella sua città d’origine, Castel Volturno. Il ragazzo è stato poi trasferito presso la casa circondariale di Nisida, mentre le ricerche per il suo compagno di cella, un napoletano di 21 anni, continuano. La fuga dei due giovani ha suscitato molte polemiche, soprattutto per le modalità utilizzate: scendere dal secondo piano dell’edificio con un lenzuolo annodato e fuggire attraverso una porta di ferro forzata. L’allarme è scattato quando un addetto alla portineria ha notato il portone aperto. Nonostante le ricerche, i due giovani sono riusciti a far perdere le loro tracce. Si ipotizza che abbiano aspettato il giro d’ispezione notturno per mettere in atto il loro piano. Il ragazzo originario del Casertano, accusato di ricettazione, avrebbe finito di scontare la sua pena l’anno prossimo. La fuga dei due detenuti ha messo in evidenza le problematiche esistenti presso il carcere di corso Montella, come le condizioni strutturali del vecchio edificio e la mancanza di personale. I sindacati di polizia penitenziaria hanno commentato l’operazione di cattura del fuggitivo, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza degli agenti e criticando la visione distorta delle carceri minorili fornita dai media. Infine, è stato lanciato un appello per evitare che detenuti maggiorenni vengano inseriti nel circuito penale minorile.

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