Un giovane di 17 anni è stato ucciso a Casal di Principe, pugnalato alle spalle e al torace per otto volte. Si tratta di Giuseppe Turco, un ragazzo senza precedenti penali, definito dagli amici come “un bravo ragazzo”. Giovedì sera, in piazza Villa, Anass Saaoud, un marocchino di 20 anni con precedenti penali, lo ha raggiunto davanti alla “Caffetteria Monza” e lo ha colpito al petto con un pugnale a serramanico, perforandogli i polmoni. L’assassino ha dichiarato di essere stato coinvolto in una lite precedente all’accaduto. Nonostante Giuseppe abbia cercato di difendersi, non è riuscito a fermare Anass che continuava ad affondare la lama. Giuseppe è stato trasportato in ospedale, ma è morto a causa di una grave emorragia. Il padre del ragazzo chiede giustizia e un processo veloce, sottolineando che l’assassino aveva già commesso altri reati in passato. L’odio di Anass era motivato da una questione passionale, in quanto non aveva accettato la fine di una storia con una ragazza di 14 anni che sembrava frequentare Giuseppe. Nessuno sospettava che Anass stesse organizzando un delitto. La tragedia ha evidenziato l’allarme riguardante la criminalità giovanile e l’abbandono da parte delle istituzioni di un’area precedentemente controllata dalla camorra. Il sindaco di Casal di Principe ha chiesto un incontro urgente per discutere della situazione. Il parroco della chiesa locale ha sottolineato l’importanza dell’educazione e ha espresso preoccupazione per l’aumento di episodi simili. La famiglia di Giuseppe attende il permesso per organizzare i funerali.

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