A San Giorgio a Cremano, nella chiesa di Santa Maria del Carmine, si sono svolti i funerali di Fulvio Filace, un giovane di 25 anni laureando, rimasto gravemente ferito nello scoppio di un’auto-prototipo sulla Tangenziale di Napoli e successivamente deceduto in ospedale.
Durante l’omelia, il sacerdote Orlando Esposito ha sottolineato che si trovavano lì perché Dio è un ricercatore. Dio non si ferma di fronte alla morte, che inquina e sporca la vita, ma al contrario studia, sperimenta, ama, crea salvezza e trasforma il morire in un’energia di vita eterna.
Tra i presenti ai funerali, oltre ai familiari di Fulvio, c’erano il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, gli amici del giovane e numerosi cittadini. È importante ricordare che la ricercatrice del Cnr Maria Vittoria Prati, che era alla guida dell’auto durante l’incidente, è deceduta lo scorso lunedì.
La tragedia di Fulvio Filace e Maria Vittoria Prati ha scosso profondamente la comunità di San Giorgio a Cremano e non solo. La morte di due giovani promettenti, coinvolti in un progetto di ricerca innovativo, lascia un vuoto incolmabile.
È fondamentale che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che si adottino tutte le misure necessarie per evitare che tragedie del genere si ripetano in futuro. La sicurezza dei progetti di ricerca e degli esperimenti deve essere sempre garantita, al fine di preservare la vita e la salute di coloro che vi partecipano.
La comunità di San Giorgio a Cremano si stringe attorno alle famiglie di Fulvio e Maria Vittoria, offrendo il proprio sostegno e la propria solidarietà in questo momento di profonda tristezza. È importante che tutti si uniscano per ricordare e onorare la vita di questi due giovani che avevano un futuro brillante davanti a loro.
Che la morte di Fulvio Filace e Maria Vittoria Prati sia un monito per tutti noi, affinché si ponga sempre la massima attenzione alla sicurezza e alla tutela della vita umana in ogni ambito, compreso quello della ricerca scientifica. Solo così potremo evitare ulteriori tragedie e preservare il valore più prezioso che abbiamo: la vita.