Borrelli: c’è sospetto di avvelenamento, è necessaria chiarezza
Ad Anacapri sono state trovate morte, probabilmente per avvelenamento, 22 caprette lungo il sentiero che scende da Cetrella verso valle.
Le caprette vivevano sulle cime del Monte Solaro di Capri: da tempo erano al centro di una polemica da parte di coloro che chiedevano la loro rimozione dall’isola e il trasferimento in un centro zoologico, poiché il loro arrampicarsi sulle pendici del monte invadeva i sentieri.
Diversi cittadini dell’isola si erano mobilitati e avevano lanciato una petizione che aveva raccolto migliaia di adesioni: “Chiediamo di lasciare libere le caprette sul Monte Solaro e di non portarle altrove. Attivare un servizio veterinario di controllo e monitoraggio per la tutela della specie. Lasciarle libere tra le rocce dell’isola. Chiediamo la revoca dell’ordinanza n.9 del 13 aprile 2023 a firma del Sindaco del Comune di Anacapri, che stabilisce il divieto di pascolo vagante dei caprini e la loro cattura e deportazione fuori dal loro ambiente naturale.”
“Si tratta di una vera e propria strage”, dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che fin dall’inizio si è battuto a favore di questi animali. “Ricordiamo che la Capra è presente nello stesso simbolo del Comune di Anacapri e probabilmente anche l’origine dello stesso nome dell’isola. Siamo nel 2023 e non si è riusciti a gestire la presenza di queste caprette che alla fine quasi certamente sono state assassinate senza pietà. Sono più dannose delle caprette che vivono sull’isola da secoli o di coloro che, se sarà confermato l’avvelenamento, le uccidono senza alcuno scrupolo? Chi farà giustizia per questi poveri animali?”