Casciello (Azione): non si specula sulle tragedie, ma il pronto soccorso di Agropoli va riaperto

Eboli. “Sulle tragedie non si specula ma ci si interroga e si interviene perché vengano scongiurate in futuro. L’ufficiale dell’esercito Aniello Rozza è morto in un incidente stradale con la moglie e la madre che tentava disperatamente di trasportare all’ospedale di Eboli perché colta da malore. Rozza, scampato a un attentato in Somalia nel 1993, ha trovato la morte con la moglie e la madre perché era in vacanza ad Agropoli dove l’ospedale è chiuso da anni e il pronto soccorso inattivo”. Così, in una nota, il segretario provinciale di Azione, Gigi Casciello, dopo il terribile incidente avvenuto sulla Statale 18.

“L’ufficiale non ha avuto altra scelta: correre in auto verso Eboli. Di tragedie così si rischia di registrarne tante soprattutto nel periodo estivo quando lungo la costa da Paestum ad Acciaroli la popolazione residente si moltiplica. La domanda è semplice e improcrastinabile: perché non viene riaperto l’ospedale di Agropoli, riattivati il pronto soccorso e la terapia intensiva?”, ha aggiunto Casciello.

“Alla provincia di Salerno non serve un mega ospedale per il quale investire quasi 400 milioni di euro ma una sanità territoriale efficiente, un criterio di spesa che non obblighi i cittadini a rivolgersi obbligatoriamente alle strutture private, una rete ospedaliera che non costringa a una maledetta corsa in auto verso un ospedale – aggiunge – lontano trenta chilometri nel disperato tentativo di soccorrere un proprio caro. Affrontare questa che è la vera e primaria emergenza della Campania è un obbligo al quale non può più sottrarsi la Regione e il presidente della giunta regionale, Enzo De Luca”.

Il segretario provinciale di Azione, Gigi Casciello, ha espresso la sua indignazione riguardo alla tragedia avvenuta sulla Statale 18, nella quale ha perso la vita l’ufficiale dell’esercito Aniello Rozza insieme alla moglie e alla madre. Secondo Casciello, è inaccettabile che in una località come Agropoli, dove l’ospedale è chiuso da anni e il pronto soccorso inattivo, si verifichino situazioni di emergenza in cui le persone sono costrette a cercare cure mediche lontano dalla propria città.

Il segretario di Azione ha sottolineato che non si può speculare sulle tragedie, ma è importante interrogarsi sulle cause e intervenire per evitare che si ripetano in futuro. In particolare, ha sollevato la questione della riapertura dell’ospedale di Agropoli e la riattivazione del pronto soccorso e della terapia intensiva. Casciello ha evidenziato che durante il periodo estivo lungo la costa da Paestum ad Acciaroli la popolazione residente aumenta notevolmente, aumentando così il rischio di incidenti e situazioni di emergenza.

Secondo il segretario di Azione, la provincia di Salerno ha bisogno di una sanità territoriale efficiente, che non obblighi i cittadini a rivolgersi alle strutture private e che garantisca una rete ospedaliera adeguata. È necessario evitare che le persone siano costrette a fare lunghe e pericolose corse in auto per raggiungere un ospedale distante trenta chilometri. Casciello ha concluso affermando che affrontare questa emergenza sanitaria è un obbligo per la Regione e per il presidente della giunta regionale, Enzo De Luca.

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