Il tribunale di Lodi ha emesso una sentenza di condanna a tre anni di reclusione per due dipendenti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) accusati di concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario per il deragliamento del treno Frecciarossa 9595 Milano-Salerno avvenuto il 6 febbraio 2020 a Livraga, in provincia di Lodi, nel quale persero la vita due macchinisti.
L’incidente si verificò il 6 febbraio 2020, in corrispondenza di uno scambio a Livraga, mentre il treno viaggiava a una velocità di 300 chilometri all’ora.
Nell’incidente persero la vita i due macchinisti e circa trenta persone rimasero ferite. Il giudice ha inoltre deciso di rinviare a giudizio altri cinque imputati che hanno scelto il rito ordinario, con accuse che vanno dal concorso in omicidio plurimo colposo al disastro ferroviario.
Il giudice ha assolto un altro dipendente di RFI. Il processo con rito ordinario inizierà il prossimo 9 gennaio.
Durante l’udienza preliminare a Lodi, tre imputati sono stati prosciolti, tra cui gli ex amministratori delegati di RFI, Maurizio Gentile, e di Alstom Ferroviaria, Michele Viale, dalle accuse di concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario per il deragliamento del Frecciarossa 9595 Milano-Salerno avvenuto il 6 febbraio 2020 a Livraga, nel quale persero la vita due macchinisti e rimasero ferite 32 persone tra passeggeri e personale di bordo.
Le assoluzioni sono state decise dal giudice di Lodi, Francesco Salerno, nella stessa udienza in cui ha condannato a tre anni di reclusione in abbreviato due operai di RFI, assolvendo un altro tecnico istruttore della stessa società e rinviando a giudizio altri cinque imputati (quattro dipendenti di Alstom Ferroviaria e uno di RFI).

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