“Il corpo di Mimì Manzo è ancora a Prata Principato Ultra”. Questa è la convinzione degli investigatori e la tesi è supportata anche dall’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione nazionale “Penelope” che si occupa di casi di persone scomparse, nonché legale delle sorelle del muratore scomparso la sera dell’8 gennaio 2021.

Gentile, accompagnato dalla criminologa Gabriella Marano che lo sta supportando in questa vicenda, ha avuto un lungo colloquio questa mattina con il reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Avellino, che sta seguendo il caso con molta scrupolosità ed attenzione.

Lo stesso Gentile non esclude un’ipotesi. “Anche noi, insieme all’avvocato Federica Renna, stiamo spingendo perché si avvii una nuova ricerca nel luogo in cui potrebbe essere stato nascosto e occultato il corpo del povero Mimì. Sembra che ci sia una possibilità concreta che questo possa avvenire”.

Molto probabilmente, dunque, le ricerche del muratore potrebbero riprendere. Due giorni fa, avrebbe compiuto 72 anni. “È altamente probabile che il corpo di Mimì sia ancora a Prata, tutti hanno buone ragioni per pensarlo. I tempi di movimento di alcune persone, quella sera, lasciano presumere che chi ha caricato l’uomo in auto e si è poi sbarazzato del suo corpo, non abbia avuto molto tempo a disposizione e quindi si sia accontentato di occultarlo nella zona di Prata o nelle immediate vicinanze. L’unica cosa certa, al momento, è che purtroppo Manzo è sicuramente morto”.

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