La storia di una giovane ragazza di 19 anni, originaria di Parma e affetta da un lieve deficit cognitivo, ha fatto scalpore a Salerno. La ragazza è caduta in una trappola su un sito di incontri, in cui un uomo si è spacciato per un ragazzo bello e palestrato. Quando la ragazza ha deciso di lasciare la sua città per raggiungerlo a Salerno, ha scoperto che quell’uomo affascinante non esisteva: al suo posto c’era un 60enne che per sei mesi l’ha violentata e persino costretta a prostituirsi.

Ulisse Voria, il 60enne salernitano, è stato condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali volontarie e induzione alla prostituzione. La sentenza è stata confermata in Appello, dopo che i giudici hanno ascoltato la testimonianza della ragazza e hanno accertato la sua completezza idoneità a rievocare e riferire quanto vissuto.

La vicenda risale al settembre 2016, quando la ragazza, già vittima di una situazione familiare disperata, ha conosciuto il suo aguzzino attraverso un sito di incontri. L’uomo si è mostrato dolce e innamorato e ha invitato la ragazza a raggiungerlo a Salerno. Lei, desiderosa di una nuova vita e di serenità, ha accettato e ha lasciato la sua comunità per raggiungere la città. Purtroppo, è stato l’inizio di un calvario durato fino al maggio dell’anno successivo.

Il 60enne ha ospitato la ragazza in una casa a Cicerale, facendole vivere un vero inferno. Ha iniziato a inviare le foto della giovane ad altre donne, proponendo loro incontri a tre. Poi, l’ha costretta a prostituirsi, trattenendo per sé tutti i guadagni. La ragazza è stata maltrattata, violentata e ha contratto una malattia venerea che le rendeva doloroso e impossibile ogni rapporto sessuale.

La giovane ha trovato il coraggio di denunciare la sua agonia, e la vicenda è arrivata anche alle telecamere de “Le Iene”. Dopo la denuncia, la ragazza ha cercato di costruirsi una nuova vita, lavorando come baby-sitter e trovando ospitalità presso la Caritas diocesana.

La conferma della condanna a Ulisse Voria è un segnale importante per la giustizia, che ha riconosciuto la piena attendibilità della testimonianza della ragazza. Questa vicenda triste e dolorosa ci ricorda l’importanza di prestare attenzione e cautela sui siti di incontri, che possono nascondere insidie e trappole pericolose.

È fondamentale che si continui a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, affinché si possano prevenire episodi simili e garantire la tutela delle vittime. Nessuno merita di vivere un calvario come quello vissuto da questa ragazza, e la giustizia deve essere severa con chi commette tali crimini orribili.

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