Benevento. Quindici persone sono state indagate e interrogate per il coinvolgimento in un’inchiesta sulle procedure di erogazione dei presidi riabilitativi da parte dell’Asl. Tre di loro hanno scelto di non rispondere durante l’interrogatorio. Gli indagati sono Antonio Falato, impiegato addetto all’Ufficio assistenza riabilitativa, Ennio Nardone, titolare di un’ortopedia, e Nadia Nava, socia accomandatario di un’altra ortopedia. A tutti e tre è stata applicata una misura interdittiva che vieta loro di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 mesi.

Durante l’interrogatorio, gli avvocati di Falato e Nava hanno chiesto la revoca della misura per i loro assistiti, sostenendo che non sussistono più le esigenze cautelari e il pericolo di reiterazione del reato. Infatti, Falato ha cambiato ruolo e non ha più contatti con il pubblico, mentre la società di Nava è stata messa in liquidazione e l’ultima contestazione a suo carico risale al giugno 2020.

La decisione del Gip sulla revoca della misura verrà presa dopo il parere del Pm, presente durante gli interrogatori. Nell’inchiesta sono coinvolti complessivamente 15 indagati, tra cui dipendenti dell’Asl, medici prescrittori, soci di un’ortopedia e una procacciatrice di pratiche. Inoltre, ci sono anche i parenti di persone che avevano presentato domanda per la pensione di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento.

Le ipotesi di reato riguardano corruzione, truffa e falso, e si riferiscono a fatti avvenuti dal 2019 al 2021. L’inchiesta è stata conclusa dal pm Maria Colucci e dalla Guardia di Finanza.

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