Assolto per non aver commesso il fatto: la storia di Federico Pascale

Federico Pascale, un uomo di 45 anni, è stato scagionato dall’accusa di aver rapinato il bar di un distributore di benzina Esso a Maddaloni. La decisione è stata presa dal collegio presieduto dal giudice Giovanni Caparco, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La Procura aveva richiesto una condanna a 9 anni di carcere, basandosi anche sulla perizia antropometrica disposta dai giudici per valutare se l’imputato fosse effettivamente presente sul luogo del delitto. Secondo la consulente, c’era una “elevata probabilità” che l’uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza durante la rapina fosse proprio l’imputato.

Tuttavia, l’avvocato difensore Daniele Delle Femmine ha evidenziato che nei video si vede il rapinatore infilare le mani nella cassa, e in quel momento viene mostrata una porzione di braccio senza un tatuaggio che invece l’imputato possiede. Questo argomento ha convinto il collegio a assolvere Pascale per non aver commesso il fatto.

Tutto è iniziato nel novembre 2021, quando un bandito mascherato e armato di pistola ha fatto irruzione negli uffici e nel bar del distributore di carburanti, minacciando il personale e rubando la somma di 2.400 euro. Grazie alle indagini della Mobile, è stato possibile risalire all’identità del 45enne, che è stato arrestato nel febbraio 2022 presso la casa della sua compagna. Dopo oltre un anno di reclusione, l’uomo è stato rilasciato.

Questa vicenda dimostra quanto sia importante valutare attentamente tutte le prove e le circostanze di un caso prima di emettere una sentenza. Nel caso di Federico Pascale, l’analisi dei video di sorveglianza ha svelato un dettaglio fondamentale che ha portato alla sua assoluzione. È un monito a non trarre conclusioni affrettate e a garantire a tutti un giusto processo.

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