Danilo Volzone è stato condannato in secondo grado a 14 anni di reclusione per aver tentato di uccidere Francesco Liotti in pieno giorno lungo via Visconti. Il suo avvocato, Gaetano Aufiero, presenterà un ricorso in cassazione per cercare di ribaltare l’accusa. La Corte di Appello di Napoli ha confermato l’accusa nei confronti di Volzone, ritenendolo l’esecutore materiale del tentato omicidio. Il pubblico ministero Anna Frasca aveva richiesto 15 anni di reclusione per l’imputato, mentre il tribunale ha inflitto 14 anni.

Il pubblico ministero della Dda aveva contestato l’aggravante della premeditazione e del metodo mafioso per Volzone, che il 20 agosto 2020 ha sparato contro Liotti a bordo dell’auto di un dipendente del suo bar. Aufiero ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che non ci sono prove certe contro il suo assistito. Durante il processo, il legale ha presentato una perizia di parte che confrontava il braccio di Volzone con quello armato immortalato dalle telecamere di via Visconti. Secondo il consulente di parte e la difesa, i dati antropometrici non coincidevano, ma il tribunale di Avellino ha comunque condannato Volzone.

L’accusa sosteneva che l’agguato a Francesco Liotti fosse motivato dal desiderio di contrastare l’ascesa criminale dei fratelli Angelo e Danilo Volzone, che avrebbero cercato di prendere il controllo delle attività illecite come lo spaccio di droga, le estorsioni e l’usura dopo l’arresto dei fratelli Galdieri nel settembre 2019. Secondo gli investigatori, anche Liotti era armato quel giorno, come testimoniato da un automobilista che lo ha visto sparare almeno due colpi contro i suoi aggressori.

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