Domani si terrà l’udienza di convalida per Simone Isaia, il senza fissa dimora di 32 anni considerato dalla polizia e dalla procura di Napoli l’autore dell’incendio che ha distrutto la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. L’uomo, originario della provincia, è stato fermato dalla polizia con l’accusa di incendio e distruzione di beni culturali. Fino ad ora ha negato di essere responsabile dell’incendio, ma gli investigatori ritengono che sia lui l’uomo che, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della zona, ha appiccato le fiamme, probabilmente con un accendino.
Intanto, cresce la polemica politica sulla sicurezza a Napoli. Imma Guariniello, membro del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, chiede spiegazioni al sindaco Manfredi. “Il 30 giugno scorso, l’amministrazione Manfredi, attraverso il suo coordinatore per le attività culturali, ha dichiarato ai media che gli stracci dell’installazione in piazza Municipio erano ignifughi grazie a un materiale speciale che avrebbe neutralizzato le fiamme. Lo stesso giorno, ancora tramite il coordinatore per le attività culturali, l’amministrazione Manfredi ha annunciato che, in accordo con l’assessorato alla sicurezza, la Venere degli stracci sarebbe stata sorvegliata 24 ore su 24. Non vogliamo polemiche infondate, ma ritengo che qualcuno a Palazzo San Giacomo debba fornire chiarimenti”.
La polemica sulla sicurezza a Napoli è sempre più accesa, soprattutto dopo questo episodio devastante per il patrimonio artistico della città. È fondamentale che le istituzioni si assumano la responsabilità di garantire la tutela dei beni culturali e la sicurezza dei cittadini. Speriamo che l’udienza di domani possa fare luce sulla vicenda e che vengano presi provvedimenti adeguati per evitare simili episodi in futuro. La Venere degli stracci era un’opera d’arte molto amata e apprezzata, la sua distruzione è una perdita incalcolabile per la cultura napoletana.
