Trasformazione illegale di un terreno a Procida: condanne per i dipendenti del comune e i titolari del Procida Yachting Club
Il Tribunale di Napoli ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dei dipendenti del comune e dei titolari del Procida Yachting Club di Procida, dopo un processo durato tre anni. La vicenda riguarda una lottizzazione abusiva su un’area di pregio dell’isola del Golfo, che è stata capitale della cultura nel 2022.
Si tratta della trasformazione illegale di un terreno agricolo di mille metri quadrati, inserito nel piano paesaggistico dell’isola di Procida, che nel corso degli anni è diventato un rimessaggio per barche anche di grandi dimensioni. Le indagini condotte dalla Procura di Napoli hanno rivelato che la lottizzazione abusiva e la trasformazione illegale del terreno sono state realizzate tra il 1993 e il 2018, in violazione del piano paesaggistico e del piano regolatore (il comune di Procida è stato il primo a dotarsi di un piano paesaggistico in Campania).
I titolari del club che gestiva il rimessaggio, i titolari del terreno, un tecnico di parte (ritenuto responsabile dei falsi nelle istanze edilizie presentate) e due dipendenti comunali (l’ex responsabile dell’ufficio tecnico e il responsabile dell’Ufficio Paesaggio) sono stati processati. Il giudice monocratico Pasqualina Paola Laviano (Settima Sezione Penale del Tribunale di Napoli) ha ordinato la confisca dell’area, che si trova alla Marina della Chiaolella. L’indagine della Procura è partita in seguito a un accertamento riguardante una contaminazione ambientale, che ha permesso di scoprire la modifica illecita della destinazione d’uso del terreno.
Inoltre, nel corso degli anni, sono stati emessi ben tre ordini di demolizione che, tuttavia, non sono mai stati eseguiti dal Comune, e tutte le istanze di condono presentate sono state rigettate. Le pene inflitte dal giudice, alcune delle quali sospese, variano tra un anno e quattro mesi e due anni di carcere. Sono previste anche ammende per un totale di 41mila euro.