Condanna bis per i 30 imputati dell’inchiesta Prison Break a Fuorni. La sentenza è stata confermata ieri sera dalla Corte d’Appello, che ha stabilito le pene per i vari imputati. Tra gli avvocati difensori presenti c’erano Stefania Pierro, Giovanni Annunziata, Giuseppe Della Monica, Michele Sarno, Lucia Miranda, Antonio Boffa e Giovanni Fava. Molti imputati hanno visto confermate le pene già comminate in primo grado. Le accuse mosse dalla Procura sono pesanti, dopo un’indagine dettagliata che ha portato all’individuazione di due gruppi criminali responsabili dello spaccio di droga nel carcere di Fuorni e nel territorio di Nocera Inferiore. Il primo gruppo era guidato da Michele Cuomo, di Nocera Inferiore, mentre l’altro era guidato da Luigi Albergatore, considerato uno dei capi del clan Gionta di Torre Annunziata. Il blitz è avvenuto nel febbraio 2021, quando la squadra mobile di Salerno ha individuato i capi e i membri dell’associazione. Secondo l’Antimafia, il gruppo di Cuomo aveva il controllo del mercato della droga all’interno del carcere di Fuorni, con la complicità di alcuni agenti della polizia penitenziaria, tra cui Piero D’Auria, corrotto dal gruppo di Cuomo. Il gruppo di Nocera Inferiore aveva invece la sua base nel rione Vescovado, dove i membri erano responsabili del trasporto e della custodia della droga, arrivando addirittura a introdurre telefoni cellulari nelle celle. Il gruppo guidato da Cuomo era gestito da Tortora, Rese e Fedele, che si occupavano di attività criminali come intimidazioni, estorsioni e spaccio. Le indagini sono partite da una serie di pestaggi avvenuti all’interno del carcere ai danni di alcuni detenuti, che sono stati puniti perché rifiutavano di nascondere e custodire droga e cellulari per conto del clan di spacciatori.

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