Lavori notturni a Salerno: la tutela dei cittadini viene messa da parte?

Negli ultimi giorni, in via Vernieri e nelle zone limitrofe, si respira un’aria di insonnia. L’impresa incaricata di demolire l’ex Istituto Basilio Focaccia sta lavorando durante la notte, disturbando il sonno dei residenti.

In Italia, la normativa riguardante il rumore è molto rigorosa e i gestori di bar o discoteche lo sanno bene, essendo costretti a chiudere le loro attività quando la musica supera i decibel consentiti. Ma in via Vernieri sembra che questa legislazione a tutela della quiete pubblica venga completamente ignorata! Chi ha dato l’autorizzazione e perché?

Probabilmente ci sono motivi eccezionali, contingenti e documentati che hanno reso necessaria una deroga alle leggi vigenti. Altrimenti, ci troveremmo di fronte a un abuso incredibile proprio nel centro della città. A questo punto, bisogna chiedersi se i motivi che giustificano i lavori notturni, con il loro inquinamento acustico insopportabile, siano più importanti del sacrosanto diritto dei cittadini di riposare e dormire durante la notte.

Secondo me, la bilancia tra questi due interessi diversi non può che pendere dalla parte della tutela dei cittadini. Un altro dato significativo è che si tratta di lavori di imprese private, non di lavori pubblici come la rifacimento di una strada. I committenti di questi lavori sono probabilmente costruttori interessati a trasformare la vecchia scuola in appartamenti residenziali. In questi casi, in cui non si persegue un interesse pubblico, la quiete dei cittadini dovrebbe essere ancor più tutelata!

Quando un rumore disturba un numero indeterminato di persone, come ad esempio un intero quartiere, diventa automaticamente intollerabile e dovrebbe essere perseguito dalla legge. In Italia, le leggi vengono interpretate dai giudici che, con le loro sentenze, creano la giurisprudenza, soprattutto quando la normativa è dubbia.

Nonostante i rumori prodotti da questi lavori superino i tre decibel consentiti, non mi sorprenderebbe se un magistrato, in caso di giudizio, emettesse una sentenza sfavorevole ai residenti. Buonanotte a tutti, si fa per dire!

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