Operazione contro la camorra: 19 arresti nel comune di Acerra
Nella giornata di oggi, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di 19 persone coinvolte in due organizzazioni criminali camorristiche operanti nel comune di Acerra.
Le accuse a loro carico sono di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto di armi, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
Delle 19 persone coinvolte, 17 sono state poste in custodia in carcere, una è stata sottoposta agli arresti domiciliari e l’ultima è stata colpita da divieto di dimora.
Le indagini hanno rivelato l’alleanza tra due clan, Andretta e Avventurato, guidati rispettivamente da Salvatore Andretta e Bruno Avventurato, entrambi tra gli arrestati di oggi. È emersa anche l’esistenza di una rete dedita al narcotraffico, oltre a vari episodi estorsivi ai danni di imprenditori e alla disponibilità di armi.
I carabinieri hanno documentato anche un episodio in cui il boss Salvatore Andretta si è inchinato durante una processione religiosa. L’inchino si è verificato durante la processione della Madonna dell’Arco, davanti alla sua abitazione. Grazie a una telecamera nascosta dai militari dell’Arma, tutta la scena è stata ripresa. Durante la processione per le vie della città, la statua della Madonna fa tappa nella corte della casa di Andretta, dove i “battenti”, vestiti di bianco con una fascia trasversale azzurra e una cintura rossa, sostengono la statua. Il boss, affacciato dal terrazzo insieme al fratello, al figlio e al cognato, dirige il gruppo, indicando il punto in cui la processione si deve fermare per eseguire l’omaggio.
In una conversazione intercettata dai carabinieri, il cognato del boss sottolinea il prestigio che deriva dal suo parentado con Salvatore Andretta: “Io sono l’amante tuo… mi atteggio di brutto in mezzo alla via, sono un leone a causa tua… sono un personaggio, mi rispettano tutti, mi guardano tutti”. Le due organizzazioni malavitose, sebbene separate, sono legate da un’alleanza.
Le indagini coordinate dalla Dda hanno evidenziato come Salvatore Andretta, detenuto al momento, ostenti il suo potere criminale in più occasioni, ad esempio minacciando di agire personalmente in caso di denunce nei confronti dei suoi uomini che richiedevano il pizzo ai cantieri.
L’operazione di oggi rappresenta un importante colpo alla criminalità organizzata nel comune di Acerra, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la camorra e il traffico di droga.