“Minacce e intimidazioni via WhatsApp: il caso del boss Giannelli”

Il mondo criminale non si ferma mai, nemmeno dietro le sbarre di un carcere. È quanto emerso di recente nel caso del boss Alessandro Giannelli, detenuto nel carcere di Voghera, che ha continuato a impartire ordini ai suoi affiliati e a minacciare l’ex fidanzato della figlia tramite messaggi su WhatsApp. Una storia che mette in luce l’inquietante potere che la criminalità organizzata può esercitare anche da dietro le sbarre.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Giannelli non ha esitato a telefonare e a inviare messaggi intimidatori dal carcere per cacciare l’ex fidanzato della figlia dalla zona in cui viveva. Il motivo di queste minacce era una relazione che l’uomo aveva intrapreso con l’ex fidanzata del fratello del boss. Secondo le logiche camorristiche, questo era uno sgarro imperdonabile che andava punito.

La vittima, spaventata e terrorizzata, si è immediatamente recata in Questura per denunciare la situazione. Ha raccontato di aver ricevuto una videochiamata dal carcere di Giannelli e di aver ricevuto una serie di messaggi su WhatsApp in cui gli veniva intimato di lasciare la casa e la zona in cui abitava. Inoltre, ha denunciato un raid compiuto da alcune persone armate che si sono presentate a casa sua per cacciarlo via, sempre su ordine del boss Giannelli.

La situazione era diventata insostenibile per l’uomo, che aveva anche avuto un figlio dalla figlia del boss. Ha riferito di aver ricevuto minacce di morte anche dal fratello di Giannelli, che teneva sotto controllo i messaggi che i due si scambiavano sui social media. A causa di tutto questo, l’uomo ha deciso di chiedere protezione alla Polizia e di allontanarsi temporaneamente dalla sua abitazione insieme alla sua famiglia.

Questo caso mette in evidenza la pervasività e la pericolosità della criminalità organizzata, capace di estendere la sua influenza anche dietro le sbarre di un carcere. È importante che le autorità competenti siano sempre attente e pronte ad intervenire per contrastare fenomeni del genere. La tutela delle vittime e la lotta contro la criminalità devono essere priorità assolute per garantire la sicurezza e la tranquillità di tutti i cittadini.

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