Arresto di 4 persone per spaccio di droga e contrabbando di telefoni cellulari nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, tenuta dal Procuratore della Repubblica aggiunto, Carmine Renzulli, che ha rivelato nuovi dettagli sull’arresto di 4 persone avvenuto probabilmente all’alba di oggi. I carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno sorpreso i soggetti a bordo di una Fiat Panda nei pressi del carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre si preparavano o avevano appena effettuato una consegna di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina) e 11 telefoni cellulari destinati ai detenuti del carcere.

Il Procuratore aggiunto ha fornito spiegazioni che ci hanno permesso di individuare i nomi di due degli arrestati. Si tratta di due persone appartenenti alla microcriminalità, che nel corso degli anni hanno avuto comportamenti che li hanno portati a livelli più alti o più bassi nel mondo del crimine. Uno dei due arrestati è di Santa Maria Capua Vetere e si chiama Nebbia. Grazie a questa informazione e alla ricerca tra gli avvocati, siamo riusciti a scoprire che nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è detenuto Luigi Nebbia, fratello dell’arrestato di stamattina, entrambi con precedenti penali.

In manette è finito anche Andrea Raucci, 38 anni di Marcianise, con precedenti per spaccio di droga. Le altre due donne coinvolte, una delle quali con precedenti penali, sono ancora in fase di identificazione. Nebbia e Raucci sono stati trasferiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre le due donne sono detenute nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.

Non è ancora chiaro se Luigi Nebbia, il fratello dell’arrestato, fosse destinatario o utilizzatore della droga e dei telefoni cellulari, o se abbia anche contribuito all’attività di compravendita. Infatti, sembra che il gruppo degli arrestati fosse avvicinato dai parenti dei detenuti, che avevano accesso ai colloqui carcerari e potevano raccogliere le richieste dei reclusi per poi trasmetterle agli autori di queste consegne ingeniose. La droga e i cellulari venivano imballati in modo da ammortizzare gli urti e da essere leggeri, probabilmente più leggeri del drone che li depositava sul terreno del carcere, come si faceva durante la guerra con le provviste paracadutate dagli aerei.

Una novità importante in questa indagine è l’utilizzo di un drone. Questo è stato mostrato durante la conferenza stampa e sarà riproposto nel pomeriggio insieme a questo articolo di approfondimento. Riguardo ai protagonisti di questa vicenda, vogliamo segnalare che Luigi Nebbia, il fratello già detenuto di uno degli arrestati, era stato arrestato nel 2019 per una rapina bizzarra ai danni di un bar di Santa Maria Capua Vetere. Invece, un altro Nebbia, di cui non si conosce il nome di battesimo, era stato protagonista nel 2018 di una rissa nell’area dell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere. Per quanto riguarda Andrea Raucci, si tratta di un tipico caso di spacciatore nella piazza di Marcianise. Nel 2012 è stato arrestato mentre vendeva hashish. La droga e gli strumenti per il confezionamento sono stati trovati nella sua casa.

In conclusione, il problema dell’introduzione di droga e telefoni cellulari nel carcere di Santa Maria Capua Vetere si sta diffondendo sempre di più e probabilmente richiederà una riflessione approfondita sulla tenuta organizzativa del penitenziario, che da aprile 2020 ad oggi ha vissuto episodi di violenza che hanno coinvolto più di 100 persone tra agenti di polizia penitenziaria e funzionari.

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