Iniziati gli accertamenti per il crollo del palazzo di Torre del Greco

La Procura di Torre Annunziata ha affidato al professor Nicola Augenti gli accertamenti irripetibili per capire le cause del crollo del palazzo di corso Umberto I a Torre del Greco. Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una ragazza che è stata sottoposta a un terzo intervento chirurgico al ginocchio dopo aver subito fratture al femore e al bacino. Nel registro degli indagati sono presenti i nomi di 27 persone, ma gli avvisi di garanzia sono stati notificati solo a 25 indagati, poiché uno dei proprietari è deceduto e una donna risiede all’estero.

L’iscrizione con l’accusa di crollo colposo è un atto dovuto che permetterà di proseguire le indagini e consentirà a tutti gli indagati di difendersi adeguatamente, nominando un avvocato e consulenti di parte. Al momento, solo uno degli indagati ha incaricato un perito per seguire gli accertamenti sulle macerie del palazzo crollato.

Grazie all’aiuto dei vigili del fuoco, i primi strati di macerie sono stati rimossi in modo controllato. Un’ala dell’edificio è ancora a rischio crollo, quindi l’attività di rimozione è stata sospesa per mettere ulteriormente in sicurezza la zona.

Le operazioni riprenderanno in mattinata e potrebbero durare diversi giorni. Sarà necessario mettere in sicurezza anche gli edifici confinanti, che sono stati sgomberati. Attualmente, oltre cento persone sono alloggiate nella scuola San Francesco d’Assisi e in alcune strutture alberghiere della zona. La maggior parte di loro è composta da residenti degli altri sette edifici sgomberati per motivi di sicurezza.

La Procura, con le indagini affidate ai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Torre del Greco, sta cercando di stabilire le cause del crollo nel minor tempo possibile. Si ipotizza che il cedimento sia avvenuto a causa delle condizioni precarie dello stabile, che in passato ha ricevuto ordinanze di inagibilità. Tra le ipotesi c’è quella di una perdita d’acqua mai riparata da uno dei proprietari di un’abitazione sfitte presenti nell’edificio.

Gli inquirenti stanno lavorando su due profili di responsabilità: capire da quanto tempo i proprietari sapevano dei lavori di ristrutturazione e consolidamento dell’edificio e se sono stati effettuati, e verificare se il Comune di Torre del Greco ha mai controllato l’effettiva esecuzione di quei lavori o se avrebbe dovuto sostituirsi ai proprietari per garantire la sicurezza dei residenti. Nel frattempo, si stanno cercando eventuali provvedimenti risalenti agli anni precedenti che possano certificare le precarie condizioni strutturali del palazzo.

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