Il concorso dell’Asl per reclutare medici nei Pronto Soccorso di Salerno si è rivelato un fallimento. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino”, solo 11 medici hanno partecipato al concorso, nonostante fossero disponibili 35 posti. Tra questi, solo 9 sono stati ammessi alla procedura di selezione. Questo dato dimostra che non solo i medici esperti preferiscono evitare i reparti di pronto soccorso, ma anche i giovani professionisti tendono a tenersi a distanza dai dipartimenti di emergenza.

L’azienda sanitaria è stata costretta ad assumere 32 medici a gettone, che guadagnano in media circa 30.000 euro in più all’anno. Il blocco delle assunzioni ha causato un invecchiamento del personale e il fenomeno della “gobba pensionistica”, ovvero un eccesso di personale anziano che si avvicina alla pensione.

Questa situazione evidenzia una grave carenza di medici nei Pronto Soccorso salernitani, con conseguenti ritardi nell’assistenza e sovraccarico di lavoro per il personale presente. È necessario adottare misure urgenti per attrarre e trattenere i medici, offrendo condizioni di lavoro più vantaggiose e promuovendo una maggiore valorizzazione di questa importante professione.

Inoltre, è importante investire nella formazione di nuovi medici, incentivando gli studenti a specializzarsi in medicina d’urgenza e garantendo loro opportunità di lavoro sicure e stimolanti. Solo così si potrà garantire una corretta assistenza sanitaria nei Pronto Soccorso e rispondere alle esigenze della popolazione.

Il fallimento di questo concorso rappresenta un campanello d’allarme per le istituzioni sanitarie e richiede una profonda riflessione sul modo in cui vengono gestite le risorse umane nel settore della salute. La salute dei cittadini non può essere messa a rischio a causa della mancanza di personale medico qualificato. È necessario agire tempestivamente per risolvere questa emergenza e garantire una sanità sicura ed efficiente per tutti.

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