Il Comune di Castel Volturno è stato costretto a revocare l’ordinanza di demolizione delle opere realizzate abusivamente da una cittadina. La decisione è stata presa dal giudice della Corte d’Appello di Napoli, che si è pronunciato a favore della donna.
Il Comune aveva emesso l’ordinanza di demolizione dopo aver accertato che, senza alcuna autorizzazione, erano state realizzate opere edilizie nella località di Pescopagano. In particolare, era stata rilevata la costruzione di una soprelevazione di circa 100 metri quadrati al primo piano di un edificio esistente, con muri perimetrali in blocchi di laterizio portanti e tetto a quattro falde con travi orizzontali in legno lamellare e tegole sovrastanti, oltre alla relativa grondaia.
La ricorrente ha contestato l’ordinanza di demolizione e alla fine la Corte d’Appello di Napoli ha deciso che le opere non devono essere demolite, in quanto il giudice ha ritenuto che fosse scaduto il termine di prescrizione dei reati attribuiti all’imputata.
Di conseguenza, il Comune non ha avuto altra scelta se non annullare l’ordinanza di demolizione.