Torre del Greco: la paura dei palazzi pericolanti

Dopo il crollo della palazzina in Corso Umberto I, a Torre del Greco si sono moltiplicate le segnalazioni di edifici a rischio. La città è stata risvegliata brutalmente dal pericolo che incombe sul suo centro storico, fatto di migliaia di edifici fragili costruiti oltre 100 anni fa. La mancata manutenzione, gli abusi e la situazione economica precaria di molti cittadini contribuiscono a rendere ancora più pericolante la situazione.

Durante il nostro reportage tra le strade di Torre del Greco, abbiamo raccolto testimonianze di persone che vivono accanto a palazzi pericolanti, ma che hanno paura di parlare. La sfiducia verso le istituzioni e la paura di perdere la propria casa o di mettere in discussione le rendite certe dei proprietari fanno sì che molti preferiscano tacere. Tuttavia, la situazione è diventata così grave che le segnalazioni e gli sgomberi delle abitazioni sono aumentati dopo il crollo del 16 luglio.

La paura è diffusa anche tra gli abitanti del centro cittadino, che temono di dover lasciare le loro case e perdere i legami familiari e di vicinato che sono essenziali per il loro benessere. La situazione è particolarmente critica in zone come il III vico Orto Contessa, dove una palazzina danneggiata dal terremoto del 1980 è stata abbattuta, ma al suo posto è rimasto un ammasso di terra, rifiuti e topi. Inoltre, gli archi storici di supporto alle antiche costruzioni sono in uno stato di grave deterioramento e mettono in pericolo i passanti.

Nella zona mare, la vicinanza della linea ferroviaria Napoli-Salerno rappresenta un altro rischio per gli abitanti. Le vibrazioni dei treni hanno causato crolli e pericoli di vario genere, e le persone vivono con la costante paura di cedimenti strutturali durante il passaggio dei treni.

La situazione a Torre del Greco è estremamente preoccupante e richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti. È fondamentale garantire la sicurezza dei cittadini e delle loro abitazioni, ma anche promuovere una cultura della denuncia e dell’attenzione verso la manutenzione degli edifici. Solo così si potrà evitare una tragedia e restituire serenità a una città che vive nella paura dei palazzi pericolanti.

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