Scandalo al Comune di Roccamonfina: indagati per truffa nel concorso per “istruttore contabile amministrativo”. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine e sono ben tredici le persone coinvolte, accusate di falso ideologico e rivelazione di segreto istruttorio.
Ieri, diciotto carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca hanno effettuato un blitz negli uffici del Comune di Minturno e di Roccamonfina, sequestrando tre telefoni cellulari, quattro computer e alcuni documenti. Al centro dell’indagine c’è il concorso per “istruttore contabile amministrativo” e il primo indagato risulta essere il presidente della commissione esaminatrice, Francescopaolo D’Elia, che ricopre un ruolo dirigenziale sia nel Comune di Roccamonfina che in quello di Minturno.
Il sindaco Carlo Montefusco ha commentato l’accaduto dichiarando che le forze dell’ordine stanno facendo il loro dovere e che l’indagine non coinvolge nessuno dell’amministrazione comunale. Ha inoltre sottolineato che si attende che la giustizia faccia il suo corso.
Dopo la conclusione del concorso, è stata stilata una graduatoria di vincitori e solo una persona, residente a Roccamonfina, è riuscita a superare la selezione e ad ottenere il ruolo di istruttore contabile. Questo ha suscitato dei ricorsi e delle denunce, che la Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Pierpaolo Bruni, ha deciso di approfondire per cercare di capire se ci siano stati accordi illeciti precedenti al concorso.
È un fatto grave quello che sta accadendo al Comune di Roccamonfina, che getta ombre sulla correttezza delle procedure di selezione e sulla trasparenza dell’amministrazione. Ora spetta alla giustizia fare luce su questa vicenda e punire eventuali responsabili, garantendo la correttezza e l’equità nei concorsi pubblici. Solo così si potrà ristabilire la fiducia dei cittadini e ripristinare l’integrità del Comune di Roccamonfina.
