Polemiche per i lavori di pavimentazione di via Gennaro Serra a Napoli. L’intervento ha suscitato critiche per la scelta di utilizzare i cubetti di porfido, considerati di difficile gestione e destinati a un rapido degrado. Il professor Francesco Cristiano, esperto di Progettazione urbana, ha sollevato la questione del rifacimento delle strade, sottolineando che la Soprintendenza aveva suggerito l’impiego di basoli in pietra vesuviana, recuperabili sul posto, ma per motivi sconosciuti si è optato per i famigerati sampietrini. Questo tipo di pavimentazione, che non ha nulla a che fare con i materiali tradizionali locali, si è sempre dimostrato poco resistente all’alto traffico veicolare, causando la formazione di buche pericolose e forti vibrazioni agli edifici circostanti. Inoltre, è costosa da installare e richiede una maggiore manutenzione. Si auspica una revisione della scelta del materiale, suggerendo l’utilizzo dell’asfalto come alternativa più economica e di facile manutenzione. La lettera del professor Cristiano ha ricevuto una risposta da parte di due consiglieri di Fratelli d’Italia, che criticano l’assenza di intervento da parte della Municipalità e affermano che strade importanti come via Tasso e la Riviera di Chiaia sono state pavimentate con asfalto durante la loro amministrazione. Ritengono assurdo che i cubetti tornino su una strada frequentata da veicoli pesanti e che le vibrazioni danneggino gli antichi palazzi lungo la strada. La Municipalità sembra essere tagliata fuori da decisioni che danneggiano il territorio e non tutelano gli interessi dei cittadini.

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