Gelsomina Verde, conosciuta come “Mina”, è stata vittima di un omicidio che doveva sembrare una rapina. Secondo gli inquirenti, anche se avesse rivelato il nascondiglio di Gennaro Notturno “Sarracino”, sarebbe stata uccisa. Nonostante non conoscesse Notturno, i membri del clan Di Lauro hanno deciso di eliminarla perché rappresentava una potenziale testimone scomoda. La Procura della Repubblica e la Squadra Mobile della questura, con il sostegno del giudice per le indagini preliminari, hanno arrestato altre due persone ritenute responsabili di uno degli omicidi più brutali della faida tra Scampia e Secondigliano. L’altro omicidio riguarda il padre di Biagio Esposito, che si era schierato con gli “scissionisti”.