La Polizia Penitenziaria si trova nuovamente ad affrontare una giornata ad alta tensione. Nel carcere di Fuorni, alcuni detenuti sono riusciti a sfondare il muro della loro cella e a uscire nel corridoio della sezione, distruggendo tutto il sistema di telecamere presente. Il poliziotto del centralino si è accorto della situazione e ha chiamato i colleghi della vigilanza armata, che sono intervenuti prontamente. La sezione, ormai da tempo, viene accorpata ad altri posti di servizio, rendendola un luogo sopprimibile.
Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Giuliano Verdino, denuncia questa situazione definendola inaccettabile. Secondo Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe, i poliziotti del distretto campano sono vittime di episodi violenti da parte dei detenuti quotidianamente. La mancanza di provvedimenti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria è sconcertante. È necessario prendere azioni risolutive per porre fine a questa violenza.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, afferma che la situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta che non rispetta le regole e si sente autorizzata a fare tutto ciò che vuole. È necessaria l’applicazione immediata dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni per contenere soggetti violenti e pericolosi. Inoltre, sarebbe opportuno dotare la polizia penitenziaria di strumenti come il taser per difendersi dalla violenza dei detenuti che non rispettano le regole e le persone che rappresentano lo Stato.
La situazione nella Casa Circondariale di Fuorni, a Salerno, è diventata ormai un’emergenza quotidiana. È urgente che gli Uffici ministeriali prendano provvedimenti per garantire la sicurezza del personale penitenziario e porre fine a questi episodi di violenza.