Quattro persone sono state fermate dai carabinieri di Capua per i reati di incendio doloso e tentata estorsione. Si tratta di due italiani, un uomo e una donna, e due albanesi. L’accusa è che abbiano commissionato l’incendio delle due vetture del proprietario di un appartamento che non voleva vendere. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di carcere per i due italiani e l’albanese, mentre la donna è stata messa ai domiciliari.

Questa storia è una vicenda di soprusi e angherie scoperta dai carabinieri di Capua. La coppia italiana voleva acquistare l’appartamento dei vicini, ma lo voleva a un prezzo molto inferiore a quello di mercato. Pretendevano che la vittima cedesse l’abitazione, situata nel centro di Capua, a 70mila euro, quando il suo vero valore si aggirava intorno ai 170-180mila euro.

Dalle indagini è emerso che la coppia era già proprietaria di diversi appartamenti nello stesso stabile in cui si trovava l’appartamento conteso. I fatti sono iniziati qualche anno fa, quando la vittima ha iniziato a subire diversi soprusi da parte della coppia. Hanno coperto la grondaia in modo da bloccare il deflusso dell’acqua piovana e hanno minacciato di morte la vittima dicendo “se non te ne vai ti ammazziamo”.

Davanti al rifiuto continuo della vendita, la coppia ha deciso di passare all’azione e ha incaricato due albanesi di compiere un gesto forte. Così, il 2 novembre 2022, i due stranieri sono entrati nel cortile di casa della vittima e hanno dato fuoco alla sua auto e a quella della moglie. Le fiamme si sono poi propagate ad altre vetture parcheggiate. Il 3 maggio scorso, i due albanesi hanno incendiato anche l’auto della figlia della vittima, che ha coinvolto altre quattro vetture.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza, i due albanesi sono stati incastrati. Ora tutti e quattro sono stati fermati e risponderanno delle loro azioni di fronte alla giustizia. Si tratta di un caso molto grave di violenza e estorsione che dimostra quanto possano arrivare alcune persone per ottenere ciò che vogliono. La vittima ha subito danni materiali e psicologici a causa di questa situazione, ma ora può sperare in una giustizia adeguata.

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