L’evacuazione di un palazzo a Torre del Greco ha assunto contorni controversi dopo la segnalazione di un condomino che aveva notato delle crepe sulle pareti del proprio appartamento. Le forze dell’ordine hanno quindi provveduto allo sgombero dell’edificio e della zona circostante, coinvolgendo 21 famiglie e oltre 60 persone. Tuttavia, c’è un negozio di frutta e verdura situato alla base del palazzo che ha deciso di rimanere aperto nonostante l’evacuazione. La titolare del negozio ha dichiarato che i lavori di ristrutturazione dell’edificio erano stati effettuati di recente e che il 8 agosto la documentazione per l’agibilità dello stabile sarebbe pronta, permettendo a tutti di tornare alle proprie case. Alcune persone all’interno del palazzo hanno scelto di non andare via nonostante l’evacuazione.

Questa situazione avviene a seguito del crollo di un’altra palazzina avvenuto il 16 luglio a Torre del Greco, che ha rischiato di causare una tragedia se non fosse stato per l’intervento immediato delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e degli abitanti della zona. Una ragazza di 19 anni è rimasta ferita e ricoverata in terapia intensiva a causa del crollo.

Il 27 luglio un altro palazzo a rischio crollo è stato evacuato a seguito della segnalazione di una crepa sul soffitto da parte di un’inquilina. Sono stati 51 gli sfollati in questa situazione. Questo episodio mette in luce le condizioni precarie di gran parte degli edifici nel centro storico di Torre del Greco, ma molte persone preferiscono tacere per paura di non potersi permettere una casa in un momento in cui i prezzi degli affitti sono fuori mercato.

È fondamentale che le autorità competenti si occupino di verificare e garantire la sicurezza degli edifici, al fine di evitare situazioni pericolose e proteggere la vita delle persone. La sicurezza abitativa deve essere una priorità assoluta, soprattutto in zone sismiche come Torre del Greco.

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