Incidente mortale di Furore, il numero degli indagati sale a tre: concorso in omicidio colposo per gli armatori del gozzo

Nell’incidente mortale avvenuto a Furore, sulla Costiera Amalfitana, il numero degli indagati è salito a tre. Oltre ai titolari della società di noleggio charter di Massa Lubrense, sono stati iscritti nel registro degli indagati anche gli armatori del gozzo. L’ipotesi di reato per loro è di concorso in omicidio colposo. Il procuratore capo Giuseppe Borrelli ha preso questa decisione per consentire ai legali degli indagati di accedere agli atti dell’inchiesta, in vista anche dell’esame autoptico sulla salma della vittima, che è previsto per oggi.

Nel frattempo, continuano le perizie sulle due imbarcazioni coinvolte nell’incidente, il gozzo modello Aprea Mare su cui viaggiava la vittima e il veliero Tortuga sul quale erano in corso i festeggiamenti per un matrimonio tra turisti stranieri.

Secondo le ricostruzioni, la donna di 45 anni si trovava distesa sulla prua del gozzo per prendere il sole, mentre sua figlia si trovava nella parte posteriore dell’imbarcazione. Nell’incidente entrambe sono state sbalzate in mare, ma la figlia è riuscita a salvarsi senza riportare ferite. Purtroppo, la madre ha subito ferite gravi che hanno causato il suo decesso circa un’ora dopo, mentre si trovava sulla darsena di Amalfi, in attesa dell’eliambulanza che avrebbe dovuto trasportarla all’Ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno.

Lo skipper dell’imbarcazione, un giovane di 30 anni di Massa Lubrense, è risultato positivo sia all’alcol che alle droghe. La valutazione sulle sostanze stupefacenti consumate e sulle condizioni del giovane al momento dell’incidente è ancora in corso da parte del perito.

Sabato 12 agosto, i Sindaci della Costa d’Amalfi lanceranno in mare una corona di fiori in suffragio e ricordo della turista americana, durante la tradizionale processione per mare della Madonna della Neve, a Conca dei Marini.

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